David Bowie, l’uomo caduto sulla terra

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David Bowie, l’uomo caduto sulla terra

Di cosa avrebbero parlato David Bowie e il Sublimista davanti ad un bicchiere di bourbon? La sua é stata una vita Sublime? Dal mistero dei suoi occhi al significato di Ziggy Stardust; dal punto di vista di un altro musicista.

Un bicchiere di bourbon tra David Bowie e il Sublimista 

Quando lessi il progetto il Sublimista e la descrizione di questo personaggio dedito alla ricerca del Sublime, un pò dandy e un pò artista, androgino ed esteta decadente, elegante e sofisticato, mi venne subito in mente uno dei miei artisti preferiti: David Bowie

Probabilmente i due, il vero e l’immaginario, si sarebbero piaciuti e avrebbero passato ore e ore a discutere di sogni, filosofia e non so bene di cos’altro, ma certamente immagino chiacchierate davvero interessanti.
E chissà come sarebbero finite!

Tant’è che mi venne l’idea di scrivere qualcosa su David; ed eccomi qui a farlo. Il problema che mi si presentò fu: ma che diamine scrivo?!
Di interviste e recensioni se ne trovano in grande quantità e così anche per notizie, curiosità e dettagli sulla vita e la musica. Per questo ho pensato, nella speranza di coinvolgervi, di rendere omaggio parlando più che altro di come lo ho ascoltato e ammirato, provando a trasmettere il sublime che lui (e artisti come lui) mi hanno regalato.

© Masayoshi Sukita

David Bowie e i primi anni di vita: il mistero dell’anisocoria agli occhi e la scelta del nome d’arte

David Robert Jones nasce a Brixton (Londra) l’8 gennaio 1947. Il padre un impiegato e la madre una cassiera di cinema. Ha un fratellastro, Terry, malato di schizofrenia, che purtroppo morirà suicida, lasciando grande turbamento nel nostro David (scrive nel 1993 “Jump They Say” proprio dedicato a Terry e alla paura di impazzire). Studia da grafico e nel tempo libero canta e suona il Sax. Insomma, una storia come tante.

A dieci anni fa una scazzottata fuori da scuola e il segno gli resterà a vita:
la famosa differenza degli occhi non è congenita, ma dovuta proprio a quella lite tra ragazzini!

David si ritrova ragazzo nel pieno dei ’60 a Londra! Fiumi di droga, clubs, musica ad altissimo volume. Ed è questo il contesto nel quale comincia il suo percorso musicale.

Dalle interviste si evince che David Bowie (il nome d’arte BOWIE viene da “bowie-knife” un coltello utilizzato dall’esercito Americano e progettato da Jim Bowie negli USA del XVIII secolo), ardeva dalla voglia di successo e di vivere intensamente. Si evince anche irrequietezza e disagio; idee personali e distacco dalla cultura dominante del momento, tanto che ad un certo punto passerà anche dei mesi in comunità Buddista. Insomma, il nostro David ha voglia di fare, è turbolento, pieno di contraddizioni; ed è qui che inizia il percorso del nostro amato artista.

© Masayoshi Sukita

Cosa rende speciale David Bowie

A dirla tutta, musicalmente, non sono un super fan. Non mi piace proprio tutto quel cha ha prodotto. Certo alcuni brani mi fanno impazzire, ma in realtà, quello che più mi coinvolge, è la vena creativa ed innovativa che Bowie ha sempre avuto.

Avete presente? Davvero è l’uomo caduto dallo spazio e non solo perché la sua “SPACE ODDITY” è stata utilizzata come celebrazione dello sbarco sulla luna del 1969. Dal glam, all’elettronica, dalle ballate al rhythm ‘n’ blues, passando per la dance.

Dagli show multimediali, agli unplugged fino alle attività di attore nel cinema. Bowie è sempre stato un passo avanti. Ansioso di precorrere i tempi e metamorfico come pochi.

Lui ha fatto cose che prima non c’erano. 

David Bowie e il significato Ziggy Stardust

Ha ridefinito il rock come “arte globale”.
Ha inventato personaggi; Ziggy, la caricatura del divo.
C’è un po’ di Wharol e un po’ di Dorian Gray, un extraterrestre figlio dei padri del Rock e sessualmente, in quanto extraterrestre, privo di vincoli della moralità. BOWIE era Gay? Forse si, forse no.
Vedo tanto studio e attenzione ai particolari. Lo spettacolo, la musica, l’immagine. Dunque, dato che purtroppo non lo ho conosciuto di persona, non posso dire cosa sia vero e cosa no. Posso dirvi che vedo un perfezionismo maniacale nello studiare ogni dettaglio dello spettacolo e di ogni cosa che nello spettacolo diviene un tutt’uno con la realtà e da essa non più distinguibile.

© Masayoshi Sukita

Certo ci sapeva fare!
Eppure, l’inquietudine è sempre presente. Nei suoi testi. Nella sua musica. E spesso è la sofferenza la miccia assoluta della creatività.

David Bowie: perché era il Duca Bianco

Il “DUCA BIANCO”, personaggio di un periodo travagliato (matrimonio in crisi, liti con produttori e via così) ennesima invenzione di BOWIE, lo proietta sul lato opposto del glam. Aristocratico, freddo, quasi un Vampiro. Fu un periodo ad alta tossicità.

Ci sono stati anni buoni e anni meno buoni. Anche la critica è stata sempre controversa. A volte genio a volte truffatore.

Eppure, lui ha fatto cose che prima non c’erano. 

Ci ha fatto pensare, divertire, innamorare, fantasticare.

© Masayoshi Sukita

La sua è stata una vita Sublime?

Non so se la sua vita sia stata sublime. Come vi ho detto ho la sensazione che fosse una persona assai tormentata. Però, molta della sua musica mi ha regalato momenti meravigliosi.

Sarà che adoro la fantascienza ma “STARMAN” è uno dei miei brani preferiti in assoluto. E che dire di “Life on Mars” o “Heroes” e degli altri successi assoluti che ha prodotto. 

Eppure per un essere poliedrico come BOWIE, i grandissimi successi erano solo passaggi; lui ha sempre guardato avanti.

Se avete piacere e cercate sul web, troverete davvero tantissimo materiale. Se non lo conoscete, vi assicuro che ne vale la pena. Però, quello che non troverete li, nelle interviste, nelle recensioni e nelle canzoni, è il rispetto e l’emozione che ho mentre scrivo con reverenza, quasi intimidito, di questo grande artista.

Vi vorrei salutare con un paio di brani che, sebbene importanti, forse non sono così conosciuti.
Il primo è “Warszawa”, (Bowie/Eno) surrealismo e sperimentazione da brividi.

David Bowie e il suo addio al mondo

Il secondo è “LAZZARUS”, bellissimo brano tratto dall’album uscito due giorni prima della sua Morte.

DAVID era anche questo..

David Bowie si è spento il 10 gennaio 2016, dopo 18 mesi di lotta contro il cancro.

Grazie DAVID, per tutto.

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