“Into the wilde” a Vulcano, un amore proibito scolpito sui muri di Lipari e il respiro di Stromboli. Diario di viaggio che racconta suggestioni di luoghi nei quali, se ci si lascia incantare dalla Natura, si può percepire l’attimo sublime in cui tutto sembra essere al posto giusto.

Diario di viaggio

Ho ricordi nitidi del viaggio alle Eolie, come se fossi tornata ieri.
Invece, è passato qualche anno da quell’estate vissuta un po’ come una boccata d’ossigeno.

Avete presente quando scatta quel bisogno di esplorare nuovi luoghi e di conoscere nuove realtà?

Ecco, uno di quei momenti mi spinse a concedermi un’avvenuta tra tre isole con tre identità diverse, tutte da scoprire.

Prima della partenza, strano ma vero, non mi ero documentata: nessuna guida in valigia, nessuna recensione letta, nessun parere richiesto. Soprattutto, non avevo aspettative. Forse è anche per questo che tre piccoli pezzi di mondo, così inaspettatamente differenti tra loro, sono riusciti a colpirmi tanto.

Isole Eolie: Vulcano

Feci tappa sull’isola in una giornata afosa. Il cielo era coperto, timidi raggi di sole cercavano di farsi strada tra le nuvole di vapore delle sorgenti sulfuree.

Davanti a me un’altra realtà. No, non sto esagerando.

A Vulcano ci sente un po’ “into the wild”. In questa terra dal fascino esotico, la natura selvaggia è la vera regina: la si trova in ogni angolo. Ti accoglie con la sua bellezza aspra per poi guidarti, insieme al forte odore di zolfo, in un viaggio quasi primordiale.
Assolutamente fuori dai luoghi comuni, nasconde in sé un’energia ancestrale.
Impossibile non lasciarsi affascinare, impossibile non lasciarsi cullare.
Chi riconoscere di avere un particolare legame con la natura, qui si sente
“a casa”.

Volevo evitare la folla: saltai i bagni di fango, scelsi la spiaggia di Sabbie Nere. Qui, dove il colore dei granelli è dovuto alla loro origine vulcanica, il mio attimo Sublime, quello che si prova quando tutto sembra essere al posto giusto.
Del resto, non può essere definito diversamente il lasso di tempo vissuto in simbiosi con l’isola, quando ti avvolge il tepore dell’acqua di mare, un vulcano ti guarda le spalle e davanti a te c’è altra natura che si estende a perdita d’occhio.

Che meraviglia.

Isole Eolie: Lipari

Altra isola, altra realtà.
La tappa a Lipari è stata un ritorno alla civiltà.

Qui i vicoli caratteristici parlano di storia e di leggenda. Qui a guidarmi in una passeggiata fuori dal tempo c’erano le maioliche e i balconi in ferro battuto carichi di fiori; c’erano i murales della piazzetta delle Arti e dei Mestieri, scene di vita quotidiana dipinte sui muri delle case dei pescatori, e c’erano i reperti archeologici.

Tra le chicche, un muro, o meglio quello che resta di un muro, con scolpiti i versi del XII canto dell’Odissea di Omero e una storia curiosa alle spalle.
Si tratta infatti della testimonianza di un amore folle, talmente forte da superare il tempo.
Un amore intenso e proibito che sbocciò tra Edda Ciano, figlia di Benito Mussolini, e Leonida Bongiorno, giovane comunista dell’isola.
Pare che, per tutto il periodo in cui Edda rimase a Lipari, il ragazzo fosse solito recitarle i versi del poema epico e, proprio in ricordo di quel sentimento puro, ne fece scolpire alcuni.

Al di là di ciò che resta di questo romantico dono d’amore, un punto panoramico degno di nota. 
Chiudo gli occhi e immagino di essere ancora lì.
Pochi essenziali elementi: l’ombra di un albero, una leggera brezza marina, una vista impagabile sui faraglioni. Quanto di più suggestivo?

È proprio vero che per essere felici basta poco, bastano poche semplici cose, purché siano autentiche.

Isole Eolie: Stromboli

Un’isola magica. Sì, è così che definirei Stromboli.
Un’isola magica che ti accoglie con un tripudio di odori e di colori contrastanti: il bianco quasi accecante delle case che costeggiano le strette viuzze, le tonalità accese della bouganville, il profumo intenso dei limoni.
Un’isola nella quale basta alzare lo sguardo per vedere una nube di fumo e rendersi conto di camminare su una terra che respira.

Stromboli è fuoco e acqua, è terra e aria.
È natura estrema, potente, che spaventa, ma al contempo affascina. 
È un luogo selvaggio, dal fascino primordiale; un luogo dove riscoprire l’essenziale.

Quanta bellezza in una terra così viva, in una terra in cui rinascere.

Non dimenticherò mai l’immagine di Stromboli poco prima del tramonto: mentre mi allontanavo da quell’isola che a poco a poco appariva ai miei occhi sempre più piccola, il sole ne definiva l’imponenza e il luccichio del mare ne risaltava il fascino magnetico.

Non dimenticherò mai la sensazione di benessere provata mentre, con il vento che mi accarezzava il viso, contemplavo la bellezza del Creato.

Credetemi, uno spettacolo.