Polaroid Serie.
Le linee, di corpi come di oggetti, interpretate fotograficamente da un restauratore d’auto d’epoca, con una Polaroid 670AF degli aggi ’80 e un occhio a Gaudì.
Quando nel mio lavoro di restauratore d’auto d’epoca do forma alla lamiera, uso la luce per capirla, scorrendo la mano sul metallo e inclinando lo sguardo per vedere come si formano i riflessi.
Nella fotografia analogica ricerco lo stesso: linee e forme.
Quando, nel restauro di una macchina, percepisco armonia nella luce che scorre sulla lamiera, trovo una referenza per capire la continuità della linea. Così si individuano le forme nella lamiera da sistemare.
Scatto con una Polaroid 670AF degli anni ’80.
Considero la fotografia analogica come una vera e propria costruzione dell’immagine da un punto di vista meccanico. Come con le macchine, c’è poco margine d’errore, perciò l’attenzione che si ha e la capacità di osservare che si sviluppa è fondamentale.
“Credo che la qualità essenziale di un’Opera d’Arte sia l’armonia che nasce dalla luce”. Antoni Gaudì